Alluvione a Valencia – Ottobre 2024

Il 29 ottobre 2024, Valencia ha subito una delle peggiori alluvioni della storia del rischio idrogeologico. Un fenomeno noto come DANA (Depresión Aislada en Niveles Altos) ha scatenato piogge intense, colpendo in particolar modo le zone del sud-est spagnolo. Questo evento ha provocato oltre 95 vittime, migliaia di sfollati e gravi danni infrastrutturali.
Valencia è rimasta paralizzata, con strade sommerse, edifici inondati e trasporti interrotti​.

Cosa ha Causato l’Alluvione di Valencia?

La DANA è un tipo di fenomeno meteorologico in cui una massa d’aria fredda, staccandosi dalla corrente a getto, incontra aria calda e umida per formare temporali intensi e persistenti. Il fenomeno, molto comune nel Mediterraneo nei periodi autunnali, ha incontrato quest’anno un’atmosfera particolarmente calda e umida dettate dal cambiamento climatico in corso. Le elevate temperature marine del Mediterraneo indotte dal riscaldamento climatico hanno aumentato l’evaporazione, creando condizioni ideali per l’intensificazione delle tempeste di pioggia.

La DANA è nota per provocare tempeste “auto-rigeneranti”. Ogni temporale genera aria fredda che stimola la formazione di altre celle temporalesche, creando piogge continue. In questo caso, il terreno di Valencia, già arido, non ha potuto assorbire l’acqua, che ha invaso strade e quartieri trasformandoli in fiumi di fango e detriti. La configurazione geografica di Valencia, con zone costiere e bacini fluviali poco profondi, ha amplificato l’effetto delle precipitazioni.

Cambiamenti Climatici e Rischio di Eventi di disseto idrogeologico

L’evento si inserisce nel contesto del cambiamento climatico, che intensifica la frequenza e gravità degli eventi estremi da dissesto idrogeologico. Secondo gli esperti, il riscaldamento delle acque marine è uno dei principali fattori di questo tipo di disastri. Temperature più alte nell’oceano incrementano l’evaporazione, aumentando l’umidità atmosferica e alimentando le tempeste. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha confermato che questi eventi sono “sintomi del cambiamento climatico”, sottolineando l’importanza di adattare le infrastrutture per mitigare i danni.

Danni e Interventi di Emergenza post alluvione

Nelle ultime ore, Valencia è stata colpita da un’alluvione di portata storica, portando distruzione e, purtroppo, decine di vittime e dispersi. Le zone più colpite sono sommerse, con strade crollate, auto travolte ed intere abitazioni danneggiate.
L’area colpita è stata interessata da 8 ore di piogge incessanti; sono caduti al suolo i millimetri di pioggia attesi in un anno; gli esperti parlano di 440 litri per metro quadrato di pioggia caduta ed almeno 95 morti di cui 92 a Valencia, due in Castilla La Mancha e una nella provincia di Malaga. Ma gli effetti non si sono limitati solo a queste zone. Come riportato dai media iberici, una tromba d’acqua ha ad esempio colpito nel giro di pochi minuti Jerez de la Frontera, città situata vicino alla costa atlantica, in provincia di Cadice.

L’alluvione più grave del ventunesimo secolo? Probabile. Sicuramente appare chiaro che l’aumento di eventi meteorologici estremi, causati dal cambiamento climatico, amplifica il rischio idrogeologico ed i fenomeni di natura catastrofica. Oltre alle vittime, l’alluvione ha distrutto infrastrutture fondamentali: strade, ponti e collegamenti ferroviari sono danneggiati o inaccessibili. Le immagini mostrano auto trascinate dall’acqua, palazzi allagati e strade ridotte a fiumi di fango. I soccorritori spagnoli, con il supporto della Protezione Civile Europea, continuano a cercare dispersi e a fornire aiuti alle comunità colpite. Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha proclamato tre giorni di lutto nazionale e promesso un piano per migliorare la resilienza infrastrutturale.

Strategie di Prevenzione e Resilienza dopo l’alluvione a Valencia

Il governo spagnolo ha deciso di investire in misure preventive per affrontare il rischio idrogeologico, come reti di drenaggio avanzate e barriere fluviali. La prevenzione si basa su sistemi di allerta precoce per evacuare le aree a rischio in tempo. Per affrontare i fenomeni estremi, la Spagna lavora con l’Unione Europea a un piano di adattamento climatico che prevede infrastrutture resistenti e politiche di gestione dell’emergenza. Lo scopo è ridurre al minimo i danni e garantire la sicurezza delle comunità più vulnerabili.

Conclusioni

???? Non si tratta di un singolo evento, ma di una realtà che si fa sempre più comune. Il cambiamento climatico favorisce questi episodi meteorici straordinari rendendoli più frequenti ed aumentando così la possibilità che territori suscettibili, vengano colpiti da catastrofi di questa portata.
???? Bisogna integrare i dati climatici nei progetti e negli studi territoriali: oggi è fondamentale tenere conto dei cambiamenti climatici e dei loro effetti sul territorio.

Purtroppo gli eventi estremi sono in aumento, il riscaldamento globale è in aumento, i piani nazionali per fronteggiare la crisi sono insufficienti e le azioni intraprese ancora troppo poche.


Domande Frequenti:

1. Cosa significa DANA?

La DANA, secondo la definizione dell’Agenzia meteorologica statale spagnola (AEMET), è una depressione chiusa in altezza, una sacca di aria fredda, completamente isolata, che si muove in maniera indipendente, separandosi completamente dal sistema generale di circolazione dell’atmosfera, causando piogge intense e temporali estremi.

2. Qual è il ruolo del cambiamento climatico in eventi come questo?

Il cambiamento climatico aumenta la temperatura del Mediterraneo, alimentando l’evaporazione e favorendo umidità atmosferica elevata, che intensifica i fattori scatenanti delle tempeste meteoriche che sono il motore principale della genesi dei fenomeni del rischio idrogeologico.

3. Come possiamo proteggere le città dal rischio idrogeologico?

Le città possono ridurre i rischi investendo in reti di drenaggio, barriere fluviali e sistemi di allerta precoce. La pianificazione urbanistica gioca un ruolo chiave in cui la figura del geologo è il fulcro.

4. Come funziona un sistema di allerta precoce?

I sistemi di allerta precoce monitorano i dati meteorologici in telerilevamento ed in tempo reale. Sono fondamentali per prevedere alluvioni ed informare in anticipo i cittadini, facilitando le fasi di evacuazione previste nei Piani di Protezione Civile e gli interventi di soccorso laddove necessari.

5. Cosa possiamo fare per prevenire le alluvioni?

Con misure di prevenzione che includono la gestione delle acque, la costruzione di infrastrutture resilienti e la pianificazione urbana intelligente, adattata alle condizioni climatiche locali ed alle necessità morfologiche del territorio. Ma purtroppo, come già detto, i piani nazionali per fronteggiare la crisi sono insufficienti e le azioni intraprese ancora troppo poche. Servono più geologi e più interazioni tra queste figure e le Amministrazioni competenti.

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